Comunicare il Sacro: “La Croce e la Luce”, il caso del Servo di Dio, Nino Baglieri.

Il “Comunicare il sacro” approda a Modica, dopo il brillante esordio di Catania e Taormina, con un seminario destinato alla formazione dei giornalisti e aperto al pubblico, che si svolgerà venerdì 3 maggio 2024. Il Seminario si svolgerà dalle 16:00 fino alle 19:00, presso la Sala Triberio, nel Palazzo della Cultura di Modica.

Il corso è promosso dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti  e organizzato dall’Ucsi Sicilia, in collaborazione con la Diocesi di Noto, i Salesiani di Sicilia, il Comune di Modica, i Volontari con Don Bosco e l’Associazione Amici di Nino Baglieri.

La “presenza del Sacro” nelle vicende umane, illumina le vie impervie dell’esistenza, provate dalla sofferenza e dalla disperazione, e rappresenta il tentativo ben riuscito di varcare la soglia del Mistero, approdando all’eroicità delle virtù che vanno a connotare il traguardo della “santità”, l’  “augustum”, di cui parla R. Otto, nella sua opera “Il Sacro”, e quindi, motivo fondante del bisogno di “Comunicare il Sacro”.

Nino Baglieri vive inchiodato alla “croce” per quasi 39 anni, la sua carrozzina. Un incidente sul lavoro a 17 anni, lo rende immobile, e nella sofferenza incontra la conversione, la “luce”. Muove solo la testa e scopre di riuscire a scrivere con la bocca, questo è il punto di svolta della sua vita, inizia a “scrivere e a comunicare con il mondo”, quando può viaggia e incontra la gente testimoniando a tutti la gioia di vivere, immolandosi quotidianamente con la sua sofferenza, per il bene del prossimo.

Nel 1996 sceglie di vivere la sua vita come consacrato, e lo fa entrando a far parte della Famiglia Salesiana come Volontario con Don Bosco, un gruppo di laici consacrati salesiani che vivono il carisma di Don Bosco lì dove vivono, attraverso il proprio lavoro.

A cinque anni dalla sua morte, nel marzo 2012 è stata aperta ufficialmente la Causa di Beatificazione e Canonizzazione, con una grande festa a Noto e a Modica, con più di 3000 giovani da tutta la Sicilia.

Facendo seguito alle disposizioni della Costituzione Apostolica Divinus Perfectionis Magister del 25 gennaio 1983, approvata e ratificata da Giovanni Paolo II, e osservata da tutti i Vescovi che istruiscono le cause di canonizzazione. Durante la fase diocesana del Processo, si è proceduto ad ascoltare quanti lo hanno conosciuto e sono venuti a contatto con il Servo di Dio. Sono state raccolte tante testimonianze, le lettere inviate ovunque, al fine del riconoscimento dell’eroicità delle virtù

Il 5 maggio si chiude la “fase diocesana” del Servo di Dio Nino Baglieri. Lo ha annunciato ufficialmente alla Famiglia Salesiana e alla Chiesa locale, l’Ecc. Rev.ma Mons. S. Rumeo, Vescovo della Diocesi di Noto, durante la solenne concelebrazione, in occasione del 17° anno del dies natalis, presso la Parrocchia Maria Ausiliatrice di Modica. La cerimonia si svolgerà nella città natale del servo di Dio, Modica, nella chiesa di San Pietro, alle ore 18:00, dove avverrà la consegna ufficiale degli atti acquisiti in questa prima fase diocesana, e si aprirà la “fase romana”, in vista della Venerabilità e Beatificazione.

“Il Progetto di formazione avviato nel 2014 dall’ Ucsi Sicilia, Unione Cattolica Stampa Italiana in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia – ha detto il Prof. don Paolo Buttiglieri, Giornalista, Responsabile del Progetto – si propone di offrire strumenti utili ai giornalisti al fine di una comunicazione efficace degli eventi legati al sacro e alle tradizioni di cui si fregia la Sicilia. Incontrare il territorio al fine di scandagliare le antiche radici storiche, antropologiche, sociali e religiose, per comunicare, ovvero mettere in relazione passato e presente, e costruire un futuro alla stregua della ricchezza che afferisce dal passato”. 

I saluti di Santino Franchina, Consigliere nazionale Ordine dei giornalisti, Salvatore Di Salvo, Segretario nazionale Ucsi e Tesoriere regionale Odg Sicilia, e Domenico Interdonato, Presidente UCSI Sicilia, apriranno il Seminario. 

A relazionare sul tema saranno: Don Pascual Chavez Villanueva, già Rettor Maggiore dei Salesiani, Mons. Salvatore Rumeo, Vescovo di Noto, il Prof. Don PierLuigi Cameroni, Postulatore per la Causa dei santi, Roma, la Prof.ssa Lodovica Maria Zanet, docente di Filosofia, Univ. Pontificia Salesiana, Roma, il Prof. Don Ignazio La China, Presidente del tribunale della Diocesi di Noto, il Prof. Don Alessandro Paolino, Direttore Ufficio Comunic. sociali, Diocesi di Noto, la Prof.ssa Maria Monisteri Caschetto, Sindaco di Modica, il Prof. Don Paolo Buttiglieri, Giornalista, responsabile del Progetto, la Sig.ra Rosa Baglieri, sorella del Servo di Dio Nino Baglieri, il Prof. Don Paolo Terrana, Univ. Pontificia Salesiana, Commissione storica, il Diac. Antonino Aprile, Commissione Storica, il Prof. Gaetano Cavallaro, Presidente Mondiale “Volontari con Don Bosco”, Attore della Causa, Don Giovanni D’Andrea, Ispettore Salesiani Sicilia, Don Salvatore Cerruto, amico e confessore del Servo di Dio. 

Ai Giornalisti presenti all’Evento saranno attribuiti dall’Ordine dei Giornalisti 4 crediti formativi. 

La “pièce” teatrale, narrazione della vita e strumento efficace di educazione e formazione.

 

La “magia”della rappresentazione teatrale, accompagna l’esistenza delle generazioni e di un popolo, portando sulla scena la vita. Il teatro comprende le arti tramite cui viene rappresentata, sotto forma di testo recitato o drammatizzazione scenica, una storia (un dramma, parola derivante dal verbo greco δραω drao = agisco). Una rappresentazione teatrale si svolge davanti ad un pubblico utilizzando una combinazione variabile di parola, gestualità, musica, danza, vocalità, suono e, potenzialmente, ogni altro elemento proveniente dalle altre arti performative di comunicazione.

“Il “giornalismo” segue e accompagna tale forma speciale di comunicazione che veicola i grandi valori dell’educazione e della formazione, afferma Don Paolo Buttiglieri, responsabile del Progetto, oltre ad essere una grande fucina educativa in se stessa”.

Il corso di formazione è promosso dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e organizzato dall’ Ucsi Sicilia ed è aperto al pubblico.

Il Seminario si svolgerà il 18 aprile, dalle 16:00 presso la Sala Triberio, Palazzo della Cultura, Corso Umberto, Modica.

Saranno presenti a relazionare sul tema: Don Alessandro Paolino, Direttore Ufficio delle Comunicazioni Sociali, Diocesi di Noto, Maria Monisteri Caschetto, Sindaco di Modica, Emanuele Pluchino, attore, Gruppo CGS S. Quasimodo, Modica, Don Paolo Buttiglieri, Docente di Comunicazione Sociale, Univ. Pontificia Salesiana, Giornalista, Responsabile del Progetto, Tino Iozzia, giornalista, Riccardo Tona, Attore, Compagnia Hobby Actors, Nino Ruta, Attore, Compagnia Controscena, Daniela Cannata, Attrice, Marcello Sarta, Regista, Resp. Piccolo Teatro, Modica, Don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Sicilia, Adriano Aiello, attore, Saro Spatola, attore e regista, Don Antonino Aprile, Fondatore CGS S. Quasimodo, Salesiani Modica.

Interverranno, inoltre, Salvatore Di Salvo, Segretario nazionale Ucsi e Tesoriere regionale Odg Sicilia,  Domenico Interdonato, Presidente UCSI Sicilia.

Successo del “Comunicare il Sacro” a Taormina.

TAORMINA – Comunicare il sacro: “Le donne di Taormina nella processione del Venerdì Santo“. Seconda edizione.

Il sacro “tremendo e fascinoso“, nel tripudio simbolico della processione del Venerdì Santo a Taormina – “liturgia” condivisa da una comunità sempre nuova, sinodale, ovvero in cammino, che vede protagoniste le “donne” della Congregazione del Varo’; disvelato ai giornalisti e ai curiosi, giunti numerosi da vari centri della Sicilia, alla scoperta di una tradizione unica nel suo genere.

Comunicare il sacro: “Le donne di Taormina nella processione del Venerdì Santo”. La Seconda edizione del seminario, destinato alla formazione dei giornalisti e aperto al pubblico, svolta lunedì 18 marzo 2024, ha centrato in pieno gli obiettivi, suscitando immenso interesse e una qualificata partecipazione.

Il corso è stato promosso dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dal Consiglio Nazionale dell’ Ordine dei Giornalisti  e organizzato dall’Ucsi Sicilia e si è svolto nel cuore di Taormina, nella suggestiva Chiesa di San Giuseppe.  

Il valore e la novità dell’evento”, è quanto ha voluto sottolineare in apertura , Il Prof. Don Paolo Buttiglieri, docente di Comunicazione Sociale, dell’Università Pontificia Salesiana, giornalista, responsabile del Progetto. “La “Processione dei Misteri” di Taormina, ha affermato, unica nel suo genere, è caratterizzata da suggestivi spunti simbolici di natura religiosa e culturale; e la novità di quest’anno: il protagonismo delle “donne” della Congregazione del Varò. Il “ruolo” e il “valoredella donna nell’universo simbolico del sacro, nell’immaginario antropologico e sociale. I “volti delle donne” immortalati dalla fotografia, dalla poesia, dalla prosa, nella suggestiva cornice del Venerdì Santo”.

Il Progetto di formazione avviato nel 2014 dall’ Ucsi Sicilia, Unione Cattolica Stampa Italiana in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, si propone di offrire strumenti utili ai giornalisti al fine di una comunicazione efficace degli eventi legati al sacro e alle tradizioni di cui si fregia la Sicilia. Incontrare il territorio al fine di scandagliare le antiche radici storiche, antropologiche, sociali e religiose, per comunicare, ovvero mettere in relazione passato e presente, e costruire un futuro alla stregua della ricchezza che afferisce dal passato.

A relazionare sul tema: Il Prof. Mario Bolognari, già Ordinario di Antropologia Culturale presso l’Università di Messina, già Sindaco di Taormina. A fronte della partecipazione “complementare” della donna, nelle tradizioni plurisecolari (i portatori uomini, le donne accompagnano), il caso delle donne di Taormina ha delle peculiarità. Il “silenzio”, innanzitutto, esempi similari si riscontrano in Calabria, con la connotazione di mesta disapprovazione. Una “Processione identificante”, “comunitaria”, che coinvolge i più deboli: le donne. Un “protagonismo delle donne”, caratterizzato dalla presenza di regole che assicurano il prosieguo della tradizione, nella continuità e stabilisce gerarchie, non codificate, ma stabili, ogni tanto messe in discussione, che segnano, quasi, dei riti di passaggio.

A che serve e perché tutto ciò? Tale processo genera una stratificazione della memoria, e citando E. De Martino, sottolinea l’importanza del villaggio (paese, quartiere, gruppi di appartenenza) luogo dove si sviluppano le regole e le gerarchie del gruppo sociale. Solo chi ha un “villaggio” nella memoria può avere una visione cosmopolita. Nel villaggio conosciamo tutto e il contrario di tutto, che amiamo riscoprire quando ritorniamo. Molti emigrano, per fuggire dalla città turistica, ma se non trovano la strada del ritorno, incappano nello “spaesamento”.

La struttura dell’appartenenza alla Congregazione del Varò segue la “catena generazionale”, e si amplia per “stratificazione”. Il “protagonismo”, ancora, è una importante fonte di “cambiamento sociale”, le donne crescono e ampliano la loro capacità professionale e lavorativa. “La società taorminese ha cambiato la Processione, la Processione ha cambiato la società taorminese”.

Il luogo dell’elaborazione del lutto dedicato alle donne è il “Santuario della Madonna della Rocca”. Sacrario che ancora custodisce le foto dei “militari in guerra”, le preghiere per chi era partito, e le preghiere per il ritorno: “Madonna mia, fa’ che torni da me”. Tema che ritroviamo in un romanzo della letteratura di fine ‘800 inglese.

il Prof. Don Paolo Buttiglieri ha focalizzato il rapporto tra la “donna e il sacro”: La donna e il sacro negli anfratti del tempo che scorre inesorabile, segnato dalle gesta umane. La donna “discepola segreta”, eletta nei Vangeli da Gesù, come “portatrice” e testimone fedele del Mistero. La donna accanto a Cristo, nella Passione, sotto la Croce, madre della Chiesa e del dolore, nel sepolcro dopo la morte, e annunciatrice della “notizia sconvolgente” della resurrezione.

Il Dott. Vincenzo Caruso, giornalista Ucsi, poeta, ha declamato un suo componimento: “Buio e silenzio a Taormina”, il Dott. Marcello Strano, giornalista cinematografico, foto reporter, ha presentato un breve video della Processione, con scatti della recente edizione del 2023, la Prof.ssa Mirella Bolognari, docente di Storia dell’Arte, scrittrice e artista, ha aperto il seminario con una immersione plurisensoriale, mediante le parole e la musica, nelle atmosfere del Venerdi Santo, facendoci incontrare i volti delle Protagoniste.

Infine, l’incontro con Ernesto De Luna, Presidente Associazione Fotografica Taoclick di Taormina, Roberto Mendolia, Vicepresidente, Alfio Barca, Segretario, che a nome dell’Associazione, ha presentato la mole di attività dell’Associazione, condotte nel territorio siciliano e oltre, al fine di scandagliare un patrimonio sommerso, tante volte chiuso alla conoscenza, perché “recluso” in luoghi non aperti al pubblico.

Il Segretario dell’Assostampa di Messina, Sergio Magazzu’ a nome della categoria dei giornalisti, ha sottolineato l’importanza dei momenti di formazione che hanno una ricaduta significativa dal punto di vista deontologico e culturale, come questa.

L’Associazione Fotografica “Taoclick” di Taormina ha presentato, in anteprima, un video fotografico: Taormina – Le donne dell’Addolorata, che è stato molto apprezzato dagli astanti.

Ai Giornalisti presenti all’Evento saranno attribuiti dall’Ordine dei Giornalisti 4 crediti formativi. 

Comunicare il Sacro: “Le donne di Taormina nella processione del Venerdì Santo”.

La Seconda edizione del “Comunicare il sacro” a Taormina, dopo il brillante esordio dello scorso anno, propone il seminario: “Le donne di Taormina nella Processione del Venerdì Santo”, destinato alla formazione dei giornalisti e aperto al pubblico, che si svolgerà lunedì 18 marzo 2024, dalle 16:00 presso la Chiesa di San Giuseppe, sita nella P.zza IX aprile, 8, di Taormina.

Il corso è promosso dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e organizzato dall’Ucsi Sicilia.

“Il Progetto di formazione avviato nel 2014 dall’ Ucsi Sicilia, Unione Cattolica Stampa Italiana in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia – ha detto don Paolo Buttiglieri, giornalista, Responsabile del Progetto –  si propone di offrire strumenti utili ai giornalisti al fine di una comunicazione efficace degli eventi legati al sacro e alle tradizioni di cui si fregia la Sicilia. Incontrare il territorio al fine di scandagliare le antiche radici storiche, antropologiche, sociali e religiose, per comunicare, ovvero mettere in relazione passato e presente, e costruire un futuro alla stregua della ricchezza che afferisce dal passato”.

La “Processione dei Misteri” di Taormina, unica nel suo genere, è caratterizzata da suggestivi spunti simbolici di natura religiosa e culturale; e la novità di quest’anno: il protagonismo delle “donne” della Congregazione del Varò.

Il “ruolo” e il “valore” della donna nell’universo simbolico del sacro, nell’immaginario antropologico e sociale.

I “volti delle donne” immortalati dalla fotografia, dalla poesia, dalla prosa, nella suggestiva cornice del Venerdì Santo.

A relazionare sul tema saranno: Il Prof. Mario Bolognari, già Ordinario di Antropologia Culturale presso l’Università di Messina, già Sindaco di Taormina, il Prof. Don Paolo Buttiglieri, docente di Comunicazione Sociale, dell’Università Pontificia Salesiana, giornalista, responsabile del Progetto, la Dott. ssa Elena D’Agostino, socia della Congregazione del Varò, il Dott. Vincenzo Caruso, giornalista, poeta, il Dott. Marcello Strano, giornalista cinematografico, fotoreporter, la Prof.ssa Mirella Bolognari, docente di Storia dell’Arte, scrittrice e artista, Ernesto De Luna, Presidente Associazione Fotografica Taoclick di Taormina, Roberto Mendolia, Vicepresidente, Alfio Barca, Segretario.

Interverranno, inoltre, Mons. Carmelo Lupo’, Parroco: San Nicolò di Bari, Arcipretura di Taormina, Salvatore Di Salvo, Segretario nazionale Ucsi e Tesoriere regionale Odg Sicilia,  Sergio Magazzu’, Assostampa, Messina.

L’Associazione Fotografica Taoclick di Taormina presenterà in anteprima il video fotografico: Taormina – Le donne dell’Addolorata.

Ai Giornalisti presenti all’Evento saranno attribuiti dall’Ordine dei Giornalisti 4 crediti formativi

Sinodo, Sinodalità e dintorni.

Una giornata di “sinodalità”, per le Ex Allieve delle Figlie di Maria Ausiliatrice della Sicilia Orientale che numerose si sono ritrovate nel salone teatro dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Catania, domenica 22 ottobre 2023.

I saluti di Suor G. Sanfilippo, direttrice dell’Istituto Maria Ausiliatrice, Suor C. Coniglione, delegata delle Ex Allieve della Sicilia orientale, Maria Donato, presidente delle Ex Allieve Sicilia orientale, aprono i lavori. 

Il Prof. Don Paolo Buttiglieri, salesiano, giornalista, nella relazione ha illustrato le novità del Sinodo in atto, che si conclude questa settimana. 

“Le Chiese dei 5 continenti in modalità decentrata, hanno prodotto un “Concilio a pezzi”, ha affermato il Relatore, ponendosi come finalità tramite le azioni di ascolto, discernimento, consultazione, l’implemento della Comunione e Partecipazione, nella Missione della Chiesa di Papa Francesco”. Queste le Tappe: 1) Chiese diocesane (ott. 2021 – apr. 2022). 2) Fase continentale (sett. 2022 – apr. 2023) 3) XVI Assemblea Generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi (in corso).  Seguirà la fase attuativa.

Paolo VI, il 15 sett. 1965 mediante una Lettera apostolica, motu proprio, “Apostolica sollecitudo”, istituisce il Sinodo, al fine di tenere vivo il portato del Concilio Vaticano II. Un’Assemblea consultiva dei rappresentanti dei Vescovi cattolici al fine di aiutare il Papa nel governo della Chiesa su questioni dottrinali e pastorali (CIC can. 342-348). Il Primo Sinodo, nel 1967. 

L’etimologia del termine Syn – hodos, camminare insieme, ne stigmatizza il senso. Sono ammessi i laici: per competenza e opportunità. Nell’attuale Sinodo: 363 membri, 70 laici, metà donne, con diritto di voto. 9 Presidenti, 2 donne, religiose. I “Lineamenta” a cura della Segreteria del Sinodo, il Documento base: “Instrumentum laboris”, hanno guidato l’iter del Sinodo. Dopo l’Assemblea Generale seguirà una Esortazione Apostolica post sinodale. 

Nel lungo pontificato di Giovanni Paolo II,  si celebrarono  13 Sinodi, con Benedetto XVI, 5.

“Lungi da nominalismi, mode, il termine chiave: “Sinodalità” (tema del sinodo) innesca un nuovo paradigma, afferma Don Buttiglieri, che illumina il cammino della Chiesa, un processo di inclusione e partecipazione: Peripatetici nella comunione e nello Spirito”. 

Emergono nel dibattito alcune questioni, sollevate da vescovi di area tradizionalista, in merito alla reinterpretazione della divina Rivelazione, la benedizione delle coppie omosessuali, la struttura del Sinodo, l’ordinazione femminile, il pentimento per l’assoluzione. In un clima di Multilateralità o multilateralismo, inoltre, come raccordare gerarchia e sinodalità? I “tavoli rotondi” – li abbiamo notati – dei circuli minores, la provocazione delle “scarpe rosa”, in merito al ruolo delle donne. 

Le “Conversazione nello Spirito” nei Circuli minores, fanno emergere criticità e risorse. L’attuale processo di accorpamento di diocesi e parrocchie, spinge verso un laicato maturo e corresponsabile, scevro dal rischio di clericalismo laicale.

“Le Associazioni, le Congregazioni, ha concluso Don Buttiglieri, sono chiamate ad essere oggi, nella Chiesa in uscita di Francesco, “luoghi certi di Sinodalità”, per affrontare la grande sfida: camminare insieme con le nuove generazioni”.

L’efficacia del cammino sinodale è stata affidata a Maria Odigitria, patrona della Sicilia e agli Angeli, custodi del cammino terreno.

La solenne celebrazione eucaristica, presieduta da Don Paolo Buttiglieri, nel ricordo di Giovanni Paolo II, conclude la ricca mattinata. 

Un momento conviviale, in clima di gioia salesiana, ha suggellato la giornata “sinodale”. 

Il Presidente della CESI, Mons. Salvatore Gristina incontra l’UCSI Sicilia.

 

CATANIA. I giornalisti dell’Ucsi, tra i loro obiettivi, hanno quello di  rinsaldare lo spirito di comunione tra i vari responsabili degli uffici di comunicazioni delle Chiese di Sicilia, di puntare gli scopi della missione Ucsina,  all’interno delle associazioni locali delle diocesi come auspicato dalla Cei, in conclusione ha suggerito l’idea di creare un progetto mediatico in sinergia con l’Ufficio stampa della C.E.Si volto a realizzare un “Website news” da adibire alla raccolta e alla diffusione di notizie, per la formazione e la crescita di giovani giornalisti.

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E’ quanto ha detto l’Arcivescovo di Catania S.E. Rev.ma Mons. Salvatore Gristina, presidente della Conferenza episcopale siciliana che ha incontrato  nel salone dei vescovi della Curia arcivescovile  di Catania la delegazione siciliana dell’Ucsi guidata dal presidente regionale Domenico Interdonato, dal consulente ecclesiastico don Paolo Buttiglieri e dalla vice presidente Rossella Jannello. Alla riunione hanno  partecipato i due dirigenti nazionali dell’Ucsi i consiglieri Gaetano Rizzo e Salvatore Di Salvo, i presidenti delle sezioni provinciali di Messina Angelo Sindoni, di Catania Giuseppe Adernò, della delegazione di Acireale Anna Bella,  la segretaria regionale dell’Ucsi Laura Simoncini, i consiglieri regionali Filippo Cannizzo e Antonio Foti e il presidente emerito dell’Ucsi Sicilia Giuseppe Vecchio.UCSI SICILIA 01

 

Il consulente ecclesiastico dell’Ucsi Sicilia, don Paolo Buttiglieri, nel portare il saluto, ha sottolineato lo scopo dell’incontro: “Rinsaldare lo spirito di comunione con le Chiese di Sicilia, rifocalizzare gli intenti della missione Ucsi all’interno delle associazioni laicali voluti dalla Conferenza Episcopale Italiana, crescere nella testimonianza cristiana e nello svolgimento del lavoro di giornalista credibile e testimone”.

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Il presidente dell’Ucsi Sicilia, Domenico Interdonato ha illustrato gli obiettivi dell’Ucsi in Sicilia. A conclusione ha letto la preghiera del giornalista e a nome del direttivo regionale, ha consegnato al presidente della C.E.Si. Mons. Salvatore Gristina una targa ricordo. “Dobbiamo diventare punto di riferimento – ha affermato il Presidente – nella vita sociale e culturale per accogliere nuove adesioni all’interno dell’Ucsi, con l’apertura di altre sedi diocesane soprattutto nella Sicilia Occidentale“.

Interdonato ha inoltre chiesto a Mons. Gristina di farsi portavoce delle attività dell’Ucsi all’interno delle diocesi della Sicilia”.

 

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